Quando a Natale sotto l'albero c'erano i giochi di casino

Alan Evans

Pubblicato da Alan Evans

News Writer

Ultimo aggiornamento 18 giugno 2024

Quando a Natale sotto l'albero c'erano i giochi di casino

Durante gli anni '60 e fino agli anni '70 esistevano dei giochi che prevedevano l'utilizzo di soldi e persino delle fiches da casinò, dadi, carte da gioco e slot machine con la leva, le "one-arm bandits".  

Non era raro, per riprendere una frase della leggenda di Las Vegas Sir Tom Jones, che ai bambini venisse proposta una partita di roulette, blackjack o addirittura di Texas Hold'em.  

Ricordo di aver ricevuto un gioco da casinò alla fine degli anni '70 e di essermi meravigliato del rumore che faceva la pallina mentre saltava da uno scomparto all'altro. Non c'era bisogno di leggere le regole o di scommettere davvero, bastava far girare la pallina. In caso di perdita della pallina, la sostituivo con una delle mie biglie, ma non era la stessa cosa.

Le immagini sulle scatole evocavano gli scenari glamour dei casinò come Las Vegas o Monte Carlo.

Le donne rappresentate avevano un aspetto affascinante e sensuale, diverso da quello di mia madre che sembrava perennemente al lavoro e si vestiva solo per le occasioni speciali. Indossavano giacche da sera o smoking. Erano sempre impeccabili e fumavano il sigaro. Mia madra invece indossava una salopette unta e un berretto, 

Le carte da casinò conservate nei cassetti più alti 

Le carte da gioco comparivano ogni Natale con l'avvertimento dato a noi ragazzi di "non prenderle troppo sul serio", di "non litigare" o di "giocare per soldi".

Noi non ascoltavamo, col risultato che le carte venivano quasi sempre confiscate e nascoste in un cassetto in alto, da dove le estraevamo quando i genitori erano fuori casa. 

I membri più anziani della famiglia dicevano che erano i giocattoli del diavolo e ne disapprovavano l'uso. 

Il Monopoli era, ed è tuttora, un gioco regalato ai bambini, con migliaia di sterline in contanti falsi da utilizzare per cercare di battere gli avversari e portarli alla bancarotta. C'era qualcosa di gratificante nell'avere così tanti soldi, anche se finti.

Ricordo di quando stavo vicino a mia zia e la guardavo mentre tirava giù l'enorme leva della slot machine per vincere.

A quei tempi il montepremi non sarebbe stato superiore a poche sterline. Sembrava che i soldi rimanessero lì dentro per un'eternità, ma quando le monete cadevano, la zia mi guardava con un sorriso e io sapevo che mi sarebbe aspettata una sorpresa. 

Regaleresti una slot machine a Natale?

Incredibilmente un Natale ricevetti una slot machine giocattolo con lo scopo che questa mi avrebbe aiutato a risparmiare. Sarebbe potuta essere anche la chiave della banca locale, perché qualsiasi cosa mettessi dentro, riuscivo ad aprire il retro e ad estrarla.

Per divertimento si giocava anche a bingo, con tanto di cartelle di plastica e di estrattore di numeri pop-o-matic.

I controlli dei genitori sono ancora importanti

I controlli dei genitori fanno ancora la loro parte, tanto che per alcuni il pensiero che i propri figli si dedichino ai giochi d'azzardo e alle slot machine online è ancora difficile da accettare. 

Per fortuna oggi esiste la verifica dell'età, che garantisce che solo le persone idonee e maggiorenni partecipino ai giochi online.

Questo sistema si basa sull'utilizzo di dati e documenti personali per accertare l'identità di una persona prima che questa possa giocare ai casinò online o a giochi a premi. La verifica dell'età è quindi fondamentale per prevenire il gioco d'azzardo minorile.  

Autoesclusione per adulti

L'autoesclusione è uno strumento utilizzato da coloro che hanno riconosciuto che il gioco sta danneggiando la loro vita.  È quindi rivolto a chi desidera essere aiutato a smettere di giocare d'azzardo. 

Chiunque può adottare delle misure attive per allontanarsi dal gioco, sia esso online o nei casinò terrestri. Si stipula un accordo formale per non giocare più e spetta all'utente rispettare l'autoesclusione. Nel caso in cui si provasse a giocare durante questo periodo, l'operatore è chiamato ad adottare le misure necessarie per impedirlo.

Si può scegliere di autoescludersi tramite un programma di autoesclusione per più operatori. Questi schemi permettono di fare un'unica richiesta di autoesclusione dallo stesso tipo di gioco nella tua zona. Ad esempio, GAMSTOP permette di autoescludersi dagli operatori online con una sola domanda.

Anche gli operatori del gioco sono tenuti ad adottare le proprie disposizioni di autoesclusione, dato che l'utente potrebbe volersi escludere da un solo sito.

In ultimo, c'è BetBlocker. L'installazione richiede solo 2 minuti. Una volta installata l'applicazione, saranno bloccati oltre 83.000 siti web di gioco d'azzardo. 

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Alan Evans
Alan Evans
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La maggior parte della carriera di Alan è stata dedicata all'insegnamento, incluso presso una delle migliori scuole private nel Regno Unito. Ha lasciato Londra nel 2000 e si è trasferito in Galles, dove ha cresciuto quattro meravigliosi bambini. Si è iscritto all'università, dove ha studiato fotografia e cinema, ottenendo una laurea e successivamente un master. Nel 2014 Alan ha contribuito al lancio di un nuovo giornale locale, curando sia la prima che l'ultima pagina, oltre a 6 pagine di contenuti settimanali. Ha anticipato i cambiamenti nel giornalismo e è stato un pioniere delle notizie iperlocali in Galles. Nel 2017 ha fondato uno dei primi siti di notizie indipendenti e gratuiti operanti 24 ore su 24 per il Galles. Dopo aver trasformato il sito in un modello di business di successo, Alan ha sentito il desiderio di nuove sfide. Entrare a far parte di Casinos.com è stata un'emozione particolare per lui, soprattutto perché si tratta di un ruolo nuovo in Europa. È entusiasta di mettersi alla prova e di aiutare gli altri a fare altrettanto.

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